Evgeny Morozov, il lusso di essere disconnessi
di Lorenzo Rosso, inviato al Festival della Comunicazione di Camogli
Il terzo giorno del Festival della Comunicazione di Camogli si è aperto con grandissimi ospiti come Evgeny Morozov, sociologo e giornalista bielorusso esperto di nuovi media.
Il dibattito, dal titolo “il lusso di essere disconnessi”, è iniziato con un approfondimento generale della storia di internet portando al centro dell’attenzione un particolare tanto scontato quanto pericoloso: la valuta della rete. Ovvero la “moneta tecnologica” di cui si nutre tutto l’intero sistema. Un tempo, quando il mondo non era ancora connesso quanto oggi, l’unico margine con cui potevano giocare le società di telecomunicazioni era il tempo. Tempo inteso come velocità di risposta e di calcolo degli algoritmi, al fine di rendere il servizio più comodo alle persone che lo utilizzavano.
Oggi questo discorso è cambiato. Vuoi per la velocità ormai vicina all’impercettibilità umana e vuoi per una questione di abitudine degli utenti, introducendo una nuova “moneta tecnologica” ovvero i dati personali.
Ogni social network in qualche modo ti profila. Non interessa direttamente il tuo nome, cognome, indirizzo, numero, … ma anzi, si nutre di una cosa ancora più sottile: le tue particolarità. Cosa desideri, cosa acquisti periodicamente e persino i tuoi bisogni più intimi. Vogliono sapere tutte le tue caratteristiche per stilare una lista di possibili interessi economici.
“Ed è proprio in questo momento che le grandi aziende dei media hanno iniziato a mirare la rotta della pubblicità – commenta lo scrittore – generando dei servizi apparentemente gratuiti all’utente, con solo lati positivi dell’utilizzatore. Stiamo assistendo ad una continua rinuncia ai metodi tradizionali come le mappe per la navigazione e le cartine per visitare le città, lasciando spazio alla tecnologia che ci sfugge di mano, controllandoci repentinamente”.
Il discorso si è poi articolato nel tema dei finanziamenti delle aziende private che, quando un tempo sponsorizzavano cliniche, università e centri di ricerca, oggi si trovano a finanziare aziende come Google in cambio di pubblicità.
“Questi sistemi sicuramente forniscono dei vantaggi istantanei, come la posizione di una pizzeria o l’indirizzo mail di un amico, ma dobbiamo tener ben presente che a lungo andare possono crearci dei problemi ben più gravi, come la dipendenza e la solitudine” - conclude Evgery Morozov.