Guido Barbujani e Piergiorgio Odifreddi .... Che razza di discorsi
di Lorenzo Rosso, inviato al Festival della Comunicazione di Camogli,
L’incontro/dibattito più acceso di sabato 9 settembre al Festival della Comunicazione di Camogli, è stato senza dubbio quello tra Guido Barbujani e Piergiorgio Odifreddi dal tema: “che RAZZA di discorsi”.
Due amici che come tali si confrontano su una tematica che li porta a pensare in modo diverso: l’esistenza o meno di razze umane.
Barbujani, grande genetista e professore all’Università di Ferrara, si schiera a favore della scienza che, come leggeremo tra poche righe, testimonia l’inesistenza di razze umane dal punto di vista genetico.
Di un’altra idea è sicuramente il matematico Odifreddi che, con le sue intuizioni da logico e scientifico, si sente di dover dire al mondo che esistono razze anche negli umani.
Partendo da questa premessa, Odifreddi, cita il suo ultimo libro intitolato: “Dizionario delle stupidità” dove spiega che l’articolo 3 della Costituzione (“tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di RAZZA, ….) ha introdotto per la prima volta il concetto di razza, inteso come diversità culturale. È chiaro che esistono due tipi di correttezza nei termini scritti: una politica, ovvero se esiste una razza, allora un individuo può dominare l’altro; e una scientifica che, stando a questi presupposti negherebbe tutta la teoria di Darwin. << Sto notando con rammarico che si tende sempre di più a non chiamare le cose per il proprio nome, prediligendo altri termini che non fanno altro che indicare le stesse cose… Tutto questo perché il termine RAZZA è politicamente incorretto>> commenta il matematico.
A rispondere alla grande provocazione, nella poltrona accanto, c’è il Professor Barbujani che mette subito in chiaro delle cose: " Alla domanda: di che razza sei? Io rispondo: Umana!".I biologi parlano di razza biologica, ovvero che si identifica in qualche modo in un gruppo di punti del cromosoma che sono comuni. Nel caso umano, se si prendono due soggetti senza alcuna relazione tra loro e si confrontano, si noterà che il genoma ha l’1 per mille di differenza. <<Questo significa che dal punto di vista scientifico non c’è alcuna approvazione delle razze sugli umani. Non basta avere il colore della pelle diverso per dire che esiste una razza. A tal proposito Darwin diceva che non si può definire qualcosa che neanche l’uomo sa definire".
Ribatte Odifreddi: "Bisogna a questo punto decidere quale valore dare alla parola razza. Sicuramente non è giusto nascondersi dietro astrusi sinonimi che concettualmente identificano una stessa cosa".