Arte: Dana Tarabini, una ceramista a Parigi
di Alessandro Claudio Giordano
Ci sono artisti cui sovente non viene dato il giusto tributo, e questo nonostante abbiano dalla loro un percorso artistico di primo ordine.Dana è una savonese d’adozione. Vive ormai da anni in Liguria, dove si è trasferita negli anni settanta.
Dopo aver frequentato, prima ad Urbino e poi ad Albissola, la scuola per ceramisti, desume la sua ispirazione dall’Albissola degli anni sessanti facendo riferimento ad artisti come Fontana, Jorn, Lam, Scanavino, Fabbri. Per un periodo ha diviso i suoi impegni tra insegnamento, importante il suo laboratorio di ceramica alla Scuola XXV Aprile, e la passione che l’hanno spinta allo studio ed all’esplorazione artistica. Nel suo studio di Savona, la sua vitalità artistica la spinge ad elaborare dei lavori in cui prevale la forma della sfera, privilegiata perché è armoniosa, sprovvista di angoli e spigoli. Concettualmente la sfera è per Dana, l’emblema di ciò che non ha né inizio, né fine, né direzione, né orientamento. Dana Tarabini ha esposto lo scorso gennaio a Parigi le sue opere all’Arte Paris Premio Internazionale d’ Arte «Salvador Dalì» in un appuntamento importante che ha dato finalmente giusta dimensione ad una ceramista i cui lavori sono il connubio tra arte e sperimentazione. Le sue opere rappresentano un patrimonio di cultura ed arte.