Visita ad Alba Pompeiana
da Redazione
Alba e la Langa riservano sempre piacevoli sorprese al turista che si muove tra borghi e collina. Così chi volesse andare a curiosare, scarpinando tra gli stretti corridoi della città vecchia é accontentato
Il capoluogo della Langa poi scopre le sue vestigia romane e le offre al visitatore sorprendendolo. A pochi metri sotto le stradine del centro che furono importanti anche in periodo medievale, si estende un percorso archeologica particolare. Un tracciato che si snodano attraverso la vecchia Alba Pompeia. La città fu colonia latina dall’89 a.C. grazie ad un provvedimento del console Gneo Pompeo Strabone, e divenne municipium nel 49 a.C.. Provvedimento questo che diede impulso ad un forte sviluppo urbanistico e alla grandiosa monumentalizzazione dell’abitato che raggiunse il suo apice nei primi due secoli dell’Impero, con un imponente sviluppo demografico e socioeconomico. I reperti conservati nel Museo di Antichità, provenienti soprattutto dalle necropoli, descrivono la vita di una classe medio-alta, con rappresentativi corredi funerari ricchi di oggetti di gusto e raffinati.
Il percorso Alba sotterranea è un tour composto di tre delle trentadue tappe del percorso archeologico cittadino. Gli itinerari cambiano di data in data; si concludono presso il museo archeologico e di scienze naturali Federico Eusebio, che ospita i Tesori del Tanaro, ossia i fossili del Mastodonte di Verduno (5,5 milioni di anni) e della Balenottera di Alba (8 milioni di anni) rivenuti lungo le sponde del fiume Tanaro, oltre a tre ricche sezioni permanenti di archeologia preistorica, romana e scienze naturali, per un totale di ventuno sale espositive.