Firmato il Contratto ponte con Trenitalia
da Redazione
Investimenti in materiale per 102 milioni, maggior controllo e monitoraggio da parte dell’Agenzia della Mobilità Piemontese e della Regione, un più efficace sistema di penali a tutela dell’utenza, il superamento del “Catalogo” e la possibilità di scorporare linee per affidarle ad altri gestori, anche durante la vigenza dell’accordo, sono le principali novità del contratto ponte della durata di 3 anni+1 (2017-2020) sottoscritto da Trenitalia e AMP.
Il contratto ponte garantirà la continuità del servizio in attesa dell’esito delle procedure di affidamento del servizio ferroviario Metropolitano e del servizio dei regionali, attualmente in corso secondo le modalità del confronto competitivo. Tali procedure secondo il cronoprogramma definito si concluderanno entro i primi mesi del prossimo anno.
Gli aspetti più significativi del nuovo contratto riguardano:
- L’impegno da parte di Trenitalia di effettuare investimenti per il rinnovo e l’adeguamento del materiale rotabile (effettuando nell’immediato gli ordini di fornitura) per un importo pari a 42 milioni di euro. Ulteriori 60 milioni saranno finanziati dall’AMP (grazie ai trasferimenti della Regione). I treni acquistati con queste risorse saranno completamente di proprietà della Regione e rimarranno nella sua disponibilità anche a scadenza del contratto.
- Un più stringente sistema di monitoraggio e controllo sulla qualità del servizio attraverso determinati indicatori di puntualità e parametri qualitativi, a tutela dell’utenza, anche in linea con le direttive ART in materia.
- Un sistema di penali che garantirà maggior potere sanzionatorio all’AMP in caso di mancato raggiungimento di standard minimi di qualità definiti dal contratto.
- L’obbligo da parte di Trenitalia a fornire dati essenziali come i ricavi da traffico (debito informativo).
- Il superamento del sistema a “Catalogo” con un meccanismo più flessibile che consentirà alla Regione e all'AMP una miglior programmazione del servizio, pur garantendo l’equilibrio economico-finanziario al gestore.
Nel corso della vigenza del contratto, la Regione avrà la facoltà di scorporare alcune linee ed affidarle a gestori terzi.
Stabile fino al 2019 il contributo regionale, con un incremento nel 2020.
Previsti aumenti da ricavi nel quadriennio 2017-2019 del 9% dovuti sia a incrementi da traffico (maggior utenza e maggior controllo all’evasione), sia ad un diverso ed innovativo sistema tariffario che favorisca ed incentivi l’utilizzo continuativo dei mezzi pubblici.
Obiettivo della Regione è quello di arrivare prima della scadenza del contratto ponte al nuovo assetto del sistema ferroviario, sia per il nodo torinese e l’SFM, sia per il lotto dei regionali veloci con le sue adduzioni, sia per alcune linee cosiddette secondarie che potranno rientrare nelle gare integrate di bacino con il gomma, o essere scorporate ed affidate a operatori diversi. Lo stesso dicasi per le linee sospese.
Interventi più significativi ed innovativi saranno certamente oggetto dei contratti che scaturiranno dalle procedure di confronto competitivo.