A Torino il convegno “La salute in gioco”
da Redazione
Curare, prevenire le malattie, migliorare il proprio stile di vita attraverso il gioco.
Ma anche usare la simulazione e la realtà virtuale per formare gli operatori su specifiche competenze. L’utilizzo dei “serious games” in ambito sanitario si è diffuso progressivamente nel corso degli ultimi anni, così come la “gamification”: l’introduzione di una sfida, spesso con se stessi, per portare benefici a pazienti, medici e infermieri attraverso un approccio informale e ludico.
Se ne é parlato al convegno “La salute in gioco”, organizzato dall’Asl To3, dal Politecnico di Torino e da Soges con il patrocinio di Regione Piemonte, Torino Wireless e Università degli Studi, e in corso di svolgimento quest’oggi a Torino presso l’Energy Center. Al convegno erano presenti professionisti sanitari, ricercatori, imprese provenienti da tutta Italia e vengono illustrate le esperienze più interessanti compiute in questo settore, come l’utilizzo di un videogame per insegnare ai bambini diabetici ad utilizzare l’insulina, a gestire la loro alimentazione e promuovere il movimento, l’uso della realtà virtuale per la riabilitazione e il recupero di funzioni motorie e cognitive dovute a danni cerebrali, o come la simulazione dei disastri per la formazione pratica degli operatori sanitari.