di Domenico Olivero
Forse le mappe che Alex Occelli propone nella sua mostra ” ” sono quelle dell’altro mondo, i luoghi del nostro viaggiare virtuale, rarefatto e misterioso.
Viaggi in cui ci disperdiamo, seguendo infinite tracce e possibili approdi.
Articolata in diverse sezioni l’esposizione è una particolare immersione quotidiana del percepirsi e dimenticarsi, come piacevoli opere realizzate con diversi approcci e tecniche.







