di Alessandro Claudio Giordano
La montagna e le macroregioni alpine presentano oggi importanti opportunità che dipendono dall’adozione di prospettiva di lungo periodo in grado di promuovere una governance che anticipi le incertezze sociali, economiche e ambientali. Per contro individuare nel cambiamento delle opportunità per non farsi travolgere e costruire una montagna protagonista è obiettivo del percorso comunitario. Lo sviluppo della valle Gesso come per le altre vallate montane cuneesi passa attraverso un cambiamento misurata dalle criticità, dalle esigenze ma anche dalle risorse disponibile. Di questo abbiamo parlato con Guido Giordana, sindaco di Valdieri.
D. – Il grave problema economico e sociale è lo spopolamento delle vallate montane. Si è di fatto ridotta da tempo l’offerta di lavoro. Quale potrebbe essere la soluzione?
R. – Da tempo ormai si parla del grave problema dello spopolamento delle montagne, La soluzione a tale problema ritengo non debba essere gestito esclusivamente a livello comunale ma richiede una sinergia collaborativa anche con le istituzioni provinciali, regionali e nazionali. In proposito occorrerebbe prevedere incentivi fiscali, sburocratizzazione e interventi normativi ad hoc che consentano, tra l’altro, anche un massiccio investimento imprenditoriale privato. Per esempio potrebbe prevedersi la creazione di un versamento a fondo perduto di piccoli incentivi per le giovani coppie con figli che acquistino la “prima casa” in uno dei nostri comuni montani. Parallelamente, con aiuti fiscali all’insediamento ed investimento imprenditoriale privato (ad esempio tramite detassamento per le aziende che assumo residenti) si risolverebbe anche il problema relativo ai posti di lavoro. Contemporaneamente debbono essere valorizzate la storia e le tradizioni della nostra meravigliosa valle che, seppur attualizzate, mantengono ancora oggi tutta la magia di un tempo, aumentando il flusso di turisti ingolositi della prospettiva di rivivere il passato (per Valdieri anche preistorico) nel 2024.Infine, sarebbe utile ricevere fondi ed incentivi comunali a fondo perduto affinché le proprietà comunali inutilizzate, possano essere messe a disposizione dei privati (magari attraverso contratti di comodato ad uso gratuito temporaneo ai vincitori di bandi studiati a seconda dei fini e delle esigenze locali). Ovviamente devono essere potenziati tutti i servizi che consentano alla popolazione e ai turisti di raggiungere agevolmente tutti i luoghi interessati (siano essi siti di visita o servizi a fondovalle). Tutto questo consentirebbe un ripopolamento permanente ed un aumento lento e consapevole del turismo. La considerazione di fondo va riservata alle comunicazioni stradali nella Valle e per la Valle, che non solo permettono di raggiungere i Comuni montani, ma sono essenziali per la permanenza dei residenti nelle Terre Alte.
D. – Quali sono i programmi a breve e media scadenza messi a calendario dal comune di Valdieri?
R. – Nei prossimi mesi il Comune di Valdieri vedrà attuarsi i seguenti lavori:
– Sistemazione e riorganizzazione dell’Area attrezzata in Frazione Sant’Anna di Valdieri del I° lotto, che prevede l’adeguamento igienico sanitario del fabbricato esistente, da utilizzarsi come bar/punto ristoro. Il termine dei lavori è previsto per Maggio 2024.
– consolidamento della passerella sul Rio della Vagliotta. Termine lavori previsto per Maggio 2024.
– regimazione delle acque meteorologiche sul tratto di strada comunale Tetti Luiset/Tetti Trimaglio.
– Interventi di deframmentazione del Torrente Gesso sulla traversa in Fraz. San Lorenzo.
– Progetto pilota della gestione del bosco produttivo in località Desertetto, Riqualificazione dei manufatti (muretti a secco) lungo la Strada Pian della Casa, e Aumento delle corse degli autobus in Valle Gesso, previa realizzazione di infrastrutture nel comune di Borgo San Dalmazzo.
– rifacimento del Ponte in regione Terme di Valdieri, finanziato per € 1.000.000,00 della Regione Piemonte/ fondi PNRR.
– Intervento di completamento delle aree esterne e di accoglienza del rifugio escursionistico presso il Santuario della Madonna del Colletto.
D. – Il 14 febbraio, il comune ha pubblicato l’avviso esplorativo finalizzato alla presentazione di proposte di iniziativa privata di Partenariato Pubblico Privato per l’affidamento in concessione della realizzazione e della gestione del nuovo centro termale di Valdieri. Con quali prospettive? E’ solo un’ipotesi o davvero ci sono buone possibilità per questo nuovo progetto?
R. – Lo studio di fattibilità del progetto di sviluppo termale ha avuto il parere favorevole da parte della Regione e dal Nucleo per la valutazione degli investimenti (NUVAL) ed è stato supportato dalle valutazioni effettuate dal Politecnico e dall’Università di Torino. La Regione Piemonte ha confermato il progetto rinnovando la validità dell’Accordo di Programma ed i finanziamenti programmati a sostegno dell’iniziativa. La facilità di accesso dai principali centri turistici e la vicinanza alla Città di Cuneo garantiscono un bacino turistico interessante, volto principalmente alle attività outdoor e a quelle legate all’ambiente naturale. Il progetto rappresenta una buona opportunità per uno sviluppo alternativo dell’indotto turistico di Valdieri ampliandone l’attrattività a tutte le stagioni. Il progetto è quindi fattibile e credibile, tanto dipenderà però dalla partecipazione e dal consenso dei proprietari dei terreni e dalla capacità di iniziativa che il soggetto gestore individuato dal bando in corso sarà in grado di offrire al territorio.
D. – Anni fa nell’ottica di un rilancio si era parlato di un intervento strutturale importante sul sistema viario anche in vallata (leggi tunnel del Ciriega) ed un collegamento con il territorio francese. Oggi sappiamo che quel progetto è definitivamente naufragato. Per la valle Gesso lo sviluppo passa ancora per un intervento sul sistema viario? Ed in che misura?
R. – Un grande collegamento stradale fra la provincia di Cuneo e il nizzardo è indispensabile e inevitabile da programmare. Al riguardo negli Anni Novanta numerosi sono stati gli studi, i dibattiti, gli incontri, i soldi investiti per questo progetto. Dopo la Legge “Obiettivi” del 2001 varata dal governo di centrodestra, il programma è stato gradualmente abbandonato. E’ invece una prospettiva che merita di essere rilanciata se vogliamo veramente superare l’isolamento della provincia di Cuneo, puntando su Borgo San Dalmazzo e le sue Valli. Infatti, dopo l’originario proposito di collegare Cuneo a Nizza attraverso il traforo del Ciriegia tra la Valle Gesso e la Vallèe de la Vèsubie (1963) e la successiva alternativa, per ragioni di insufficiente ampiezza della valle, a favore del tunnel di S. Anna di Vinadio in Valle Stura (1974), nel 1993 dopo le consultazioni degli enti locali e delle categorie economiche e sociali, venne scelto l’itinerario fra la Valle Stura e la Val Tinèe nel massiccio del Mercantour. Con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 1994 venne nominata la delegazione italiana dell’apposita Commissione Intergovernativa italo-francese. Nel 1997 il Consiglio regionale del Piemonte approvò a larga maggioranza la proposta di legge regionale al Parlamento relativa alla “Autorizzazione di spesa per la realizzazione e l’ammodernamento dei collegamenti internazionali autostradale Asti-Cuneo-Nizza e ferroviario Fossano-Cuneo-Ventimiglia”. Ma nel frattempo si agiterà l’opposizione al progetto da parte degli ambientalisti francesi ed italiani, di Rifondazione comunista e Verdi, nonchè della Regione Liguria che vedeva allora penalizzata la Riviera di Ponente. Poi in Francia cambierà la maggioranza di governo e il nuovo ministro dei Trasporti, esponente del partito comunista, si manifesta contrario al progetto del Mercantour. La strategia di Parigi riguarda i grandi collegamenti stradali transeuropei e privilegia il passaggio a nord delle Alpi anzichè attraverso la direttrice Piemonte-Pianura padana. Rimarrà solo la Destra politica italiana a sostenere questa grande infrastruttura. Il Mercantour, quando sarà realizzato, costituirà il logico proseguimento dell’autostrada Asti-Cuneo e collegherà la Pianura padana all’asse Marsiglia-Barcellona.
D. – C’è spazio per un progetto ed un investimento a medio lungo termine in vallata? E se si su quali basi?
R. – Non solo il centro termale nella piana di Valdieri, ma puntiamo alla maggiore promozione delle Terme Reali e la valorizzazione del Valasco.
D. – Immaginiamo per un attimo che tu debba promuovere con un battage pubblicitario il quartiere ed immaginiamo ti venga richiesto di indicare tre aspetti positivi correlati alla quotidianità che lo farebbero preferire ad altre aree della città. Tu cosa potresti suggerire?
R. – Direi lo stile di vita è molto a misura d’uomo. Si possono crescere i figli senza tutti i pericoli delle grandi città in un clima sereno e rilassato senza inquinamento delle città, la convivenza di storia e attualità ed i servizi essenziali ci sono e la distanza rispetto a Cuneo permettono di raggiunger ei n tempi brevi i servi mancanti (ad esempio ospedale o stazione dei treni).