di Alessandro Claudio Giordano
Quando lo scorso anno li avevo rintracciati sulle strade americane, Alessandro e Serena stavano ultimando un viaggio di alcuni mesi con la loro casa su quattro ruote, il tanto affezionato Chingon. che di questi tempi, loro malgrado, riposa ad una manciata di minuti da casa. Chiacchierando con loro avevamo imparato a conoscere la quotidianità americana filtrata e modulata dalla loro esperienza di viaggiatori. I racconti e le curiosità di Serena alternati agli appunti ed i dettagli di Alessandro ben coniugati con ironia e passione per il viaggio mi e ci avevano presentato un America non stereotipizzata ed inusuale per gli standard turistici nostrani. In queste ultime settimane hanno ultimato un nuovo progetto questa volta nel sud est asiatico, in Thailandia. Con loro ho chiacchierato cogliendo gli aspetti più curiosi di questa nuova avventura…
D. – Da qualche tempo siete in Thailandia senza il Chingon. Dove l’avete lasciato e vi manca?
R.- Abbiamo lasciato il Chingon a Genova dove abbiamo un posto affittato in un rimessaggio a quindici da casa “e ci è mancato tantissimo mentre eravamo in Thailandia. Siamo abituati da tantissimi anni a viaggiare usando qualsiasi mezzo di trasporto ma il Chingon rappresenta la nostro amata casa su ruote.
D. – Cosa vi ha lasciato l’America e cosa avete ritrovato del viaggio precedente in questo?
R. – Il viaggio in America è stato assolutamente epico e ci ha lasciato talmente tanti ricordi che non escludiamo un ritorno di fiamma perché gli Stati Uniti, il Canada, la Baja California sono per noi i posti migliori al mondo per un’incredibile esperienza di vita “on the road “.
D. – La quotidianità thailandese è davvero così diversa da quella occidentale?
R. – La Thailandia è un paese stupendo, con caratteristiche totalmente diverse dal continente americano anche se sarebbe bellissimo tornare in Van. Contrariamente a quello che si pensa la nostra esperienza è stata di un Paese SICURO, non pericoloso e con persone disponibili, gentili specialmente con le persone come noi che non cercano o creano problemi.
D. – Il vostro viaggio può essere spunto per qualche italiano che vorrebbe ripeterlo?
R. – La Thailandia sta attraversando da mesi successivi alle riaperture delle frontiere del dopo Covid 19 una fase di particolare affluenza turistica molto superiore al periodo pre-Covid 19 dovuta alla liberalizzazione quasi assoluta della vendita e dell’uso della Cannabis (marijuana). Questo fa sì che specialmente in alcune zone come le Isole ci sia un sovraffollamento particolare. Ci sono zone della Thailandia però che non sono assolutamente affollate e altrettanto belle se non più belle delle più famose Koh Samui, Koh Phanghan, Koh Tao, Phuket e Krabi. La zona Nord del Paese ad esempio Chiang Mai e Chiang Rai sono assolutamente meravigliose, la costa a sud di Bangkok, Chumpon è stata l’ultima località da noi visitata dove abbiamo lasciato il nostro cuore. Il governo Thailandese dopo quasi due anni dalla riapertura delle frontiere del post Covid 19 e da questo grande aumento del turismo sembra essere intenzionato a tornare sui suoi passi riguardo a una diversa regolamentazione della vendita e il libero uso di Cannabis e prodotti derivati per probabilmente un buon rapporto quantità / qualità del turismo internazionale in arrivo.
D. – Tre consigli per chi vorrebbe viaggiare verso il Sud est asiatico
R.- I consigli che ci sentiamo di dare a persone che possono essere interessate ad un viaggio nel Sud-Est Asiatico sono di non avere timore di visitare il Paese pensando che possa essere pericoloso , viaggiare leggeri e cercare di usare i mezzi di trasporto locali come autobus e treni per conoscere a fondo questo bellissimo Paese, vivere il Paese per quello che è con tutte le sue bellezze e le sue usanze, la cucina Thai anche se non ricchissima come varietà di piatti ( come si fa a trovare una cucina migliore di quella Italiana ) è tutta da scoprire ( occhio al livello di piccante ) ed uno dei momenti più belli del viaggio è stata la nostra lezione di cucina Thai a Chiang Mai.
D. – Che percezione e quale idea vi siete fatti del turismo occidentale in Thailandia?
R. – Come detto in precedenza ad oggi il tipo di turismo che arriva in Thailandia è diviso fra VERI TURISTI , turisti che visitano il Paese per la libertà di acquistare e consumare Cannabis ed ormai in percentuale molto più bassa il turismo “ sessuale “.
D. -Tre posti che vi hanno sorpreso e che non avreste mai pensato di visitare…
R. – La nostra idea originale del viaggio era di visitare nella prima parte le località più conosciute per dedicare la seconda parte alla Thailandia “ sconosciuta “. Torneremo, o prima o poi, per terminare la visita di questo grande Paese ma saltando a piè pari le Isole, e dirigendoci nelle località più remote, ma più vere di un Paese bellissimo tutto da scoprire.
D. – C’è un progetto per il futuro?
R. – Per quanto riguarda il futuro si sta avvicinando il giorno della partenza per il progetto 2024 che ci vedrà fare rotta verso Nord che ci porterà fino alla estremità più settentrionale del nostro continente cercando di visitare e condividere posti interessanti e bellissimi ed interessanti e curiosi delle terre dei Vichinghi e da lì si vedrà dove ci porterà il Chingon.
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