Tanto tuonò che piovve… Eh si dopo mesi di tensioni anche forti, l’ultimo consiglio comunale ha confermato quanto la fragilità politica di questa maggioranza possa condizionare nel suo percorso sindaco e giunta. Sarà crisi o tutto si ricomporrà? Al di la di questo dobbiamo, nostro malgrado, confermare quanto una poltica di coalizione con identità disomogenee e programmi condivisi trovi i suoi limiti, oggettivi, semplicemente in una quotidianità politica diversa e quindi vissuta con sentito differrente.
Così può essere rilevante una scelta di campo di una delle formazioni della maggioranza, giustificata però pro domo sua, dall’esigenza di continuità politica con un disegno di cui Cuneo è una tappa o poco più.
Da una parte un Pd in difficoltà ed a quanto si dice, percorso al suo interno da tensioni ed in una soggezione per un cliquè che si è cucito addosso e suo malgrado mal sopporta di fronte ad una società che cambia. Dall’altra c’è una realtà che, fermo restando il cartello ed il progetto di legislatura su Cuneo, sente forte l’esigenza di guardare altrove a garanzia del progetto politico in discontinuità con le scelte sul capoluogo.
Questo però non è peccato, anzi conferma la supposozione, credo ai più comune, per la quale tra il progetto di legislatura e la condivisione di una idealità politica abbia prevalso la prima confermando quanto questa maggioranza potrebbe durare lo spazio di una legislatura.
Ne ho parlato con Giancarlo Boselli con cui ho fatto il punto con uno sguardo a l futuro del capoluogo….
D. – Cominciamo parlando della crisi politica nel consiglio comunale di Cuneo. Quali sono state, secondo te, le principali avvisaglie di questa crisi e c’è stato un momento in cui avrebbe potuto essere evitata?
R. – ogni volta che la maggioranza si trova davanti a un ostacolo, dal fallimento del parcheggio in piazza Europa, alla vicenda del Biodigestore, tende a dividersi. Inoltre è nata come coalizione di centrosinistra ma poi uno dei suoi gruppi, il più importante, e’passato con il centrodestra e ha creato un elemento permanente di crisi che ormai è come un virus letale.
D. – Parlando di accordi politici per la giunta Manassero, il problema è stato davvero l’accordo capestro con gli alleati o aver mutuato quello della legislatura precedente?
R. – Quando per avere il Sindaco si cede tutto il resto, si squilibria la coalizione, si parte male e si continua peggio, soprattutto se la direttrice d’orchestra e’ debole.
D. -Si è fatto molto parlare del sodalizio con il sindaco Borgna. Ritieni che questo abbia rappresentato un freno per la maggioranza?
R. – Certamente.
D. – Passando ai progetti chiave e nello specifico il progetto Piazza Europa, qual è lo stato attuale della situazione ed a tuo parere quali le prospettive?
R. – Fallita l’idea del parcheggio sotterraneo, fermato dall’opposizione popolare che ha occupato la piazza con una grande manifestazione in difesa dei cedri, martedì 14 sarà presentato il progetto di restyling. Noi crediamo che si possa fare rispettando il progetto originale e con una spesa contenuta. La Sindaca sembra intenzionata a riproporre l’abbattimento dei cedri per spendere molto. Se sarà davvero così, come abbiamo annunciato, ci incateneremo alle piante per impedirlo per la seconda volta.
D. – Tettoia Vinaj. Quali sono le principali preoccupazioni legate a questo problema e come andrà a finire?
R. – Una vicenda scandalosa. La sindaca deve rispondere a una domanda: Perché per sette lunghi anni, a fronte di un credito ingente non è stata avviata l’azione legale per avere il prezioso denaro appartenente alle cittadini ? L’azione incessante dell’opposizione porterà a fare chiarezza sulle gravi responsabilità di questo caso.
D. – Ospedale di Cuneo, quali sono le principali opportunità e limiti del progetto?
R – Noi continuiamo a pensare che togliere l’ospedale dalla città sia un errore gravissimo. Ma ha detto bene, progetto appunto. Perché li sono ferme le cose. Al progetto e mancano ancora una serie di passaggi essenziali nel lungo iter, perché han scelto di farlo fare al privato. Vedremo come andrà a finire. La cosa incredibile e che sta preoccupando molto e’ che il Comune non ha fatto in questi anni il piano della viabilità, di sua competenza e Confreria e i suoi abitanti rischiano di pagare cari questa carenza in termini di aumento del traffico e mancanza di strade adeguate, cosa che pagherebbero in realta tutti gli utenti dell’ospedale per andarci.
D.- Il rinnovo della presidenza della Fondazione può condizionare la progettualità e la leadership del capoluogo in provincia Granda?
R. – Cuneo e’ più debole in Fondazione. Non è una sconfitta pesante solo della Sindaca ma della città che ha perso l’occasione di ottenere la Presidenza perché la Manassero non ha proposto una candidatura forte in cui potessero riconoscersi ampi territori della provincia e le categorie economiche.
D. – Parlando di media. Si era notato un sostegno ed una apertura di credito della stampa locale nei confronti della giunta Manassero appena eletta. Oggi, a distanza di appena due anni, parrebbe che questa situazione sia cambiata ed i più mantengono una posizione di retroguardia ed attesa. Fiducia mal riposta?
R. – il sistema dei media nella nostra città e provincia da una informazione precisa e attenta della situazione, in tempo reale.
D. -Giancarlo sarà crisi ? Oppure si metterà ancora il piemontesissimo tacun?
R. – Si i tacun bastu pi.
D. – Immaginando per un attimo cosa potrebbe accadere dopo l’appuntamento regionale….
R. – Dopo le elezioni regionali e con alcuni nodi belli grossi che verranno al pettine vedremo. A nostro avviso la Manassero dovrebbe prendere atto che non ci sono più le condizioni per andare avanti seriamente e lasciare che sia il voto popolare a risolvere il suo stato di crisi permanente. Altrimenti arriverà debolissima e sfinita alla scadenza del mandato.
D. – Una domanda “sfacciata”: poniamo che tu abbia in tasca la fotografia sezione per sezione di un sondaggio sulla città: in caso di elezioni anticipate l’attuale minoranza sarebbe in condizione di ribaltare i risultati del 2022 ed ad oggi ha già in mente un’alternativa politica all’attuale?
R. – in caso di elezioni l’attuale maggioranza è l’attuale minoranza si scomporranno e ricomporranno in nuove alleanze e coalizioni che porteranno a un nuovo governo della Città.
D. – Guardando al futuro, potresti condividere tre idee per il rilancio della città di Cuneo?
R. – Serve un Sindaco o una Sindaca autorevole e capace di riportare Cuneo ad essere riconosciuta come capoluogo di Provincia. Significa coinvolgere a pieno titolo tutte le città e le vallate del territorio per pesare davvero e insieme rilanciare la grande Cuneo. Farla contare davvero nel futuro del Piemonte ma anche in direzione del suo sbocco naturale, la Costa azzurrra e la Liguria.
di Alessandro Claudio Giordano