Cuneo ha identità ed un potenziale di sviluppo tanto importante da consentire alla città di essere polo culturale sul territorio. E questo grazie alla continuità di iniziative che valorizzano il lavoro svolto nel tempo dall’amministrazione comunale. Di questo e di un breve bilancio di metà legislatura, né ho parlato con l’assessora Cristina Clerico che oltre alla cultura ha deleghe su polizia locale, personale, rapporti con l’Università, politiche giovanili, parità e antidiscriminazioni. Proprio per l’ampiezza del suo mandato ho voluto concentrare l’attenzione della nostra conversazione in questo nostro primo incontro sull’aspetto culturale, riproponendomi di affrontare con lei, successivamente, gli altri temi. tutti di impatto sulla quotidianità della città.
D. – Puoi farci un breve bilancio della tua attività di legislatura fino ad oggi?
R. – Ci avviamo agli ultimi due anni di questo mandato amministrativo ed è il tempo di tracciare i primi bilanci ed, anche e soprattutto, di avviare nuovi progetti che accompagnino la città in futuro. Mi occupo di sei settori, molto vari tra di loro: polizia locale, personale, rapporti con l’Università, politiche giovanili, parità e antidiscriminazioni, cultura; ho quindi a disposizione un campo di azione molto ampio e la possibilità di generare continue sinergie tra ambiti apparentemente distanti. L’ottica in cui mi sono mossa sino ad ora è stata quella di costruire ponti tra i vari servizi, ponendo al centro i bisogni dei cittadini, per loro natura vari per abitudini, età, situazione personale.
Pur spaziando nel mio operare dalla sicurezza alle iniziative culturali, vi sono linee comuni frutto di puntuali scelte politiche: lo sguardo prioritario alle nuove generazioni in un’ottica di relazione con quanti li hanno preceduti, l’ascolto e il rispetto del cittadino e dei suoi bisogni, la ricerca di un migliore rapporto con chi si rivolge ai nostri uffici per i bisogni più svariati, il lavoro di fondo necessario per rinvenire un equilibrio mai semplice, e ciò in qualunque luogo, tra la vivacità cittadina e il diritto alla quiete, la costruzione di un terreno fertile dal punto di vista culturale ,l’abbattimento dei pregiudizi che, specie in provincia, limitano la percezione del valore della proposta culturale e generano alibi per la non partecipazione alle iniziative e, di conseguenza, possono limitare la crescita dei territori.
D. – Quali sono le principali iniziative che ha proposto per valorizzare la cultura in città?
R. – Partirei dal condividere la scelta di fondo in termini di obiettivo della proposta culturale, promossa, coordinata o gestita direttamente dall’assessorato alla cultura cittadino. E’ necessario partire da questa premessa perché parlare di cultura significa potenzialmente occuparsi di un contenitore senza confini: cultura è tutto quello che caratterizza un popolo, quindi anche una città. E’ l’identità, termine spesso utilizzato in una forma rigida, mentre non si esaurisce in radici storiche o geografiche, bensì racchiude in sé un concetto dinamico, scelte e prospettive di un territorio.
E qui arriviamo alla visione su cui ci muoviamo, non da oggi, come settore, lavorando perché nella quotidianità la città proponga iniziative che consentano alle persone di munirsi di strumenti per maturare spirito critico, per leggere il presente con maggior consapevolezza.
La proposta culturale cittadina, ampia, variegata e di qualità, si svolge in numerosi luoghi cittadini , pubblici e privati, e si sviluppa attraverso linguaggi e strumenti differenti che spaziano dalle rassegne letterarie ai convegni, ai concerti, passando per mostre e spettacoli con l’obiettivo di stimolare la curiosità, la voglia di incontro e di munire ciascuno di noi di un bagaglio ampio di conoscenze che ci consenta di navigare al meglio le agitate acque della contemporaneità.
D. – Quali sono le principali iniziative che ha proposto per valorizzare la cultura in città?
R – Negli anni, oltre agli eventi collaudati e ben noti, sono nate nuove rassegne, si sono sviluppati festival come Città in note in maggio, l’archecuneofilmfestival, si sono supportate realtà associative dinamiche che hanno creato eventi ormai solidi come il Festival dei luoghi comuni, Connessioni, il Multicolor festival, Living Room. Intorno agli spazi rigenerati, il Varco in un primo momento ,il NUoVO in seguito , ora Officina Santa Chiara e Chiostro di San Francesco, a breve il Polo culturale di Santa Croce, sono nate e nasceranno ancora proposte variegate che arricchiscono i calendari e comprendono eventi e incontri.
Anche gli spazi storici hanno rinnovato il loro palinsesto: nel tempo, nuovi linguaggi sono entrati a far parte delle rassegne teatrali, con un occhio alla contemporaneità e un ottimo ritorno di pubblico, anche giovane, i cicli di conferenze in ambito storico e artistico hanno contribuito a una nuova fase del Museo Casa Galimberti.
Tengo a citare, poiché molto significativi sul fronte culturale, l’ampliamento per generi e quantità degli incontri intorno ai calendari di 8 marzo è tutto l’anno e del 25 novembre, frutto di un lavoro corale con molte voci, così come gli eventi formativi a tema antidiscriminatorio. E’ evidente quindi come Cuneo sia città attiva, fertile, vivace, in cui si può spaziare dal teatro alla musica , alle mostre, attraverso conferenze e moltissimi libri poiché disponiamo di una grande, sia sotto il profilo quantitativo in termini di collezioni, sia dal punto di vista dell’attività, biblioteca civica.
Spesso la proposta culturale cittadina ha scontato un problema di comunicazione risultando non visibile in modo agile; ci siamo quindi dedicati in questi anni al costruire reti tra realtà che propongono e producono appuntamenti culturali, coordinando calendari e realizzando da ultimo una piattaforma, cuneocultura.it (presentata proprio ieri lunedì 7 aprile). Sarà la casa dei servizi e degli eventi culturali del territorio e consentirà a chiunque di sapere cosa accade nei differenti spazi, così da potervi partecipare scegliendo in base a bisogni e curiosità personali. Dai teatri ai musei alle biblioteche passando per spazi pubblici gestiti da terzi, il quadro sarà chiaro e il brand CuneoCultura (Cucù) caratterizzerà l’eccellenza culturale della Città.
D. – Scuola e cultura a Cuneo: può rappresentare l’occasione di sviluppo e collaborazione con l’amministrazione comunale?
R. -Il rapporto con il mondo dell’istruzione, dalla scuola dell’infanzia all’Università, è costante, solido, costruttivo. Con gli istituti scolastici costruiamo progetti e condividiamo spazi, loro tramite, e attraverso la Consulta giovanile, ascoltiamo i ragazzi, diamo loro spazio, li invitiamo a essere protagonisti e costruire con noi eventi e prospettive.
D. – Cuneo è spesso definita una città di frontiera. In che modo questo influisce sulla cultura locale?
R.- Nella nostra programmazione culturale, il tema del rapporto tra popoli, ma ancor prima tra persone, è sempre al centro e la nostra collocazione geografica ci offre molti spunti: essere città di confine aiuta ad avere lo sguardo aperto sul mondo.
Noi cuneesi cresciamo in una città nel cui cuore ( piazza Galimberti) c’è l’indicazione stradale Francia rivolta verso le vicine Alpi: quale migliore invito ad abbattere muri anziché costruirli?
D. – “Scrittori in città” è stata occasione di crescita. Bilancio e prospettive per Cuneo
R.-. Scrittorincittà è un gioiello, lo diciamo spesso, è molto più di un festival, è il lavoro di ogni giorno della biblioteca civica più antica del Piemonte. Il grande intervento di rigenerazione urbana a base culturale che si sta sviluppando in Santa Croce è anche il frutto del festival, a sua volta figlio di due secoli di storia delle biblioteche pubbliche cittadine ed è il segno solido, direi monumentale poste le dimensioni dell’opera, di una città che crede nella cultura come strumento di crescita di un’intera comunità.
A margine alcune impressioni e considerazioni di chi vive quotidianamente la realtà cittadina o l’ha incrociata da turista, recuperata un sabato mattina in un’assolata piazza Galimberti.
Sara, una studentessa: “Studiare a Cuneo è un’esperienza unica! La città offre molte opportunità culturali e l’amministrazione sta lavorando bene per coinvolgere i giovani. L’assessora Clerico ha promosso iniziative che ci permettono di partecipare attivamente alla vita culturale.
Marco, un artista locale: “Cuneo ha un potenziale incredibile come polo culturale. Negli ultimi anni, ho visto un aumento di eventi artistici e mostre che valorizzano il nostro patrimonio. L’amministrazione comunale ha fatto un ottimo lavoro nel promuovere la cultura e l’arte.”
Giulia, una turista: “La mia visita a Cuneo è stata fantastica! Ho apprezzato molto le iniziative turistiche e culturali. La città è ben organizzata e l’amministrazione ha davvero messo in atto strategie efficaci per attrarre visitatori. Non vedo l’ora di tornare!”
Francesco, un residente: “Vivo a Cuneo da anni e ho visto tanti cambiamenti positivi. L’amministrazione comunale ha fatto un ottimo lavoro nel valorizzare il nostro patrimonio culturale e nel promuovere eventi che uniscono la comunità”.