Serralunga d''Alba: Farinetti incontra Pisapia
di Lorenzo Rosso
“ Devo ammettere che prima di definirmi madre, ero una giornalista. Una giornalista di Repubblica” ha esordito così Cinzia Sasso, giornalista e scrittrice moglie dell’avvocato e politico Giuliano Pisapia, seduto a fianco a lei nel dibattito di sabato 4 novembre nella Fondazione Mirafiore a Serralunga d’Alba.
Una lunga chiacchierata che è stata introdotta dal padrone di casa, Oscar Farinetti, con la presentazione del programma 2017/2018 per l’aspetto letterario.
Farinetti ha introdotto Cinzia così: ”Sei una famosa giornalista che ha iniziato la carriera nei giornali locali fino ad arrivare a Repubblica ed essere conosciuta in tutta Italia per il progetto “tutti i volti delle donne”. Avevi molto a cuore il giornalismo e il rispetto alla verità; ponevi il lavoro prima della famiglia… Fino a quando hai incontrato Giuliano Pisapia…”
Cinzia ha proseguito la narrazione: "Lavoravo. Lavoravo sempre. Notte e giorno. Il lavoro che facevo mi piaceva tantissimo, nella mia vita non potevo essere altro che una giornalista. Quando ho deciso di sposarmi per la seconda volta ho capito che non esisteva più solamente l’IO ma il NOI. La Milano di quel tempo era molto stanca, arrivava da un governo di centro destra. Vedevo la rassegnazione negli occhi delle persone; fu in quei momenti che decisi di mettermi da parte per lasciare spazio a mio marito e alla sua posizione da neo-sindaco di Milano. Il giornalismo non faceva più parte di me".
Giuliano Pisapia, dal canto suo, è intervenuto commentando un pezzo del libro “Moglie”: “ Cinzia è sempre stata attaccatissima al lavoro. Ha sempre avuto un debole per la verità dei fatti e la libertà di opinione. Devo constatare che purtroppo essere una giornalista donna ai tempi d’oggi è molto difficile: non importa se sei brava o meno, è importante solamente se sei gnocca o cessa. Questa è l’unità di misura della qualità di informazione, purtroppo”.
“Sono cambiata tantissimo nei confronti del giornalismo. Ad oggi ho moltissime critiche da fare al giornalismo, in primis a tutti quelli che quotidianamente cercano uno scivolone, un’affermazione sbagliata o semplicemente una battuta tra amici per fare un titolo d’effetto o elaborare un articolo che porti a più lettori”.
Il discorso si è evoluto parlando di politica, in particolare di democrazia e di sinistra Unita. “ La democrazia in Italia non è così scontata – commenta Pisapia – è fragile e mi fa paura l’idea che al governo possano arrivare delle persone incapaci. Per quanto riguarda la sinistra unita mi sarei sentito in colpa se non ci avessi provato. Allora ho fatto ciò che mi dettava il cuore”.
In conclusione è stata singolare la domanda di una signora, timida, con la voce precaria quasi dovesse parlare con persone non degne della sua domanda. Prende il microfono e chiede un parere a Cinzia sulla legge delle intercettazioni telefoniche. Subito viene spenta con cattiveria da Oscar Farinetti accusandola di essere uscita fuori tema.
Con massima umiltà la signora chiede scusa alla platea, sedendosi al suo posto. Qualche secondo dopo, Cinzia non resiste: prende il microfono e risponde alla domanda meritandosi un lungo applauso da parte degli astanti.
Ancora una volta la libertà (anche solo di porre una domanda) ha vinto.
* nella foto Giuliano Pisapia con la moglie Cinzia Sasso, giornalista di Repubblica