Le Geminidi
di Piero Giuseppe Goletto
Dobbiamo parlare dello sciame delle Geminidi perché non ci sono solo le stelle cadenti di San Lorenzo,stelle cadenti ce ne sono lungo tutto l’anno.
Man mano che la Terra percorre la sua orbita, infatti, entra in contatto con zone ricche di pulviscolo che nel caso delle stelle cadenti di San Lorenzo è il frutto della cometa Swift Tuttle (fu l’astronomo saviglianese Giovanni Schiaparelli a scoprirlo).
Nel caso delle Geminidi la causa è da ricercare – stranamente – in un asteroide denominato 3200 Phaeton, scoperto nel 1983. Si pensava che 3200 Phaeton potesse aver avuto uno scontro oltre l’orbita di Marte e in conseguenza di questo si trascini una coda di polvere, ma poiché sta lasciando una scia con una grandequantità di materiali ci si va convincendo che si tratti di una cometa estinta per cui lo sciame è destinato anch’esso a estinguersi. Le Geminidi sono attive dal 3 al 19 dicembre, col picco tra il 13 e 14 dicembre. Furono osservate per la prima volta nel 1830 da una barca sul fiume Mississippi e sembrano partire da un punto situato nella costellazione dei Gemelli (vedi figura cortesia coelum.com).
Le Geminidi impattano con la nostra atmosfera a circa 35 km/s e quindi si possono osservare più facilmente. Alcune di esse appaiono di colorazione giallastra; occasionalmente possono anche produrre splendide palle di fuoco, visibili anche nelle condizioni più sfavorevoli.